“Intagliate seguendo il percorso dei raggi solari, le facciate dell’edificio 40 Tenth Avenue a New York assicurano luce naturale diretta allo spazio pubblico circostante. . . .
L’immagine a volo d’uccello di Manhattan – con la sua selva di grattacieli che forzano lo skyline urbano verso la terza dimensione – è la rappresentazion più iconica di quella radicale trasformazione – da città a metropoli – iniziata nel XIX secolo con la progressiva introduzione della meccanizzazione dei trasporti.
Non si tratta solo delle reti ferroviarie e delle metropolitane – peraltro indispensabili per i quotidiani spostamenti di massa degli abitanti di agglomerati così vasti – ma anche e soprattutto degli ascensori, senza i quali qualsiasi edificio risulterebbe sempre più difficilmente accessibile al crescere della sua altezza. La naturale evoluzione delle tecniche e dei materiali costruttivi, combinata a un’esasperata speculazione edilizia, hanno promosso l’idea che un edificio possa svilupparsi in verticale a piacimento, ma l’applicazione generalizzata di questo approccio ha segnato la qualità dello spazio urbano newyorkese, già drammaticamen e sprovvisto di piazze e di parchi.”